La nostra storia....

....e un po' di storia del pneumatico
Raccontare in poche righe una storia complessa
come quella del pneumatico non è facile. Ci aiuteremo in questo con il
libro "Pneumatici" di Giuseppe Raimondi della Fabbri Editori, dal
quale anche noi abbiamo appreso molte cose.
Le origini.
Il problema fondamentale del trasporto su strada è sempre
stato il contatto con il suolo. Per questo motivo nel XIX secolo, quando la
diffusione della circolazione su ruote divenne imponente, fu avvertita la necessità
di migliorare l'efficenza della ruota che era rimasta immutata da migliaia di
anni. I fondi stradali non ancora perfettamente livellati erano percorsi da
carrozze con ruote cerchiate in ferro che, pur dotate di sistemi di sospensione,
creavano rumorosità, sobbalzi e disagi ai viaggiatori. Per di più
le vetture, sottoposte a notevoli vibrazioni, divevano essere particolarmente
robuste e pesanti: pensate che l'Obeissante, una vettura costruita da Amédée
Bollée, pesava circa cinque tonnellate! La soluzione definitiva dopo
molti tentativi arriverà non per evoluzione della ruota ma per innovazione.
La ruota in legno e ferro diventerà aria più gomma cioè:
il pneumatico.
Le invenzioni.
Charles Goodyear occupa un posto importante nella
storia del pneumatico pur non essendosene occupato mai direttamente. Scoprì
infatti il processo di vulcanizzazione della gomma, che permette di utilizzare
la gomma nelle più differenti produzioni industriali ed in particolare
in quello dei pneumatici.
Robert William Thomson fù il primo a porsi
efficacemente il problema dell'applicazione
del caucciù a una ruota al fine di migliorare il comfort di viaggio.
Egli ha il merito di aver pensato di combinare l'aria alla gomma. Tale soluzione
fù studiata in un primo momento per i vagoni ferroviari. La "ruota
aerea" come fù conosciuta la soluzione di Thomson vide ufficialmente
la luce il 10 Dicembre 1845. La prima prova fù fatta su un pesantissimo
carro stradale a cavalli e risultò rovinosa al punto che l'ingegnere
scozzese abbandonò ogni ricerca in merito. La strada però era
tracciata: meno di 50 anni dopo il pneumatico aveva assunto la sua fisionomia
definitiva.
John Boyd Dunlop veterinario scozzese da tempo
cercava una soluzione che
gli alleviasse i disagi dei lunghi viaggi a bordo del proprio calesse da una
fattoria all'altra dove era chiamato ad operare. Dopo alcuni tentativi falliti
nelle ricerche condotte da Dunlop comincia a farsi strada l'idea che la soluzione
sia una ruota che combini insieme tessuto, gomma cuoio e aria. E' così
che nel 1888 il veterinari realizza e brevetta una ruota pneumatica dopo averla
sperimentata per un'anno sul triciclo del figlio. Si tratta di unpneumatico
ancora imperfetto fatto con un tubo di gomma rivestito da una tela che abbraccia
anche il cerchio di legno e sul quale viene fissata una specie di valvola per
il gonfiaggio. La cosa era molto complicata, specie nelle riparazioni, ma conobbe
un discreto successo in quanto risolveva i problemi del confort degli utenti
che al tempo erano sopratutto ciclisti.
André e Eduard Michelin sono i veri inventori
del pneumatico così come lo conosciamo oggi: smontabile con la copertura
separata dalla camera d'aria.
La società Michelin nasce il 28 Maggio 1889 e si occupa di prodotti in
gomma ma non ancora di pneumatici. Un giorno di Primavera del 1891 uno sfortunato
ciclista subisce una foratura a uno dei suoi pneumatici del tipo Dunlop. L'officina
dei fratelli Michelin è a pochi passi ed il ciclista vi si dirige in
cerca di aiuto. Dopo quasi tre ore di lavoro e con l'aiuto di un'operaio il
ciclista riprende il suo viaggio. L'esperienza suggerisce ai Michelin di studiare
qualcosa di più pratico e ne viene fuori la prima vera ruota pneumatica:
camera d'aria indipendente, gonfiata per mezzo di una valvola e con copertura
in tela i cui talloni sono imprigionati al bordo del cerchio per mezzo di due
cerchietti imbullonati. Soltanto 4 anni dopo, nel 1895, i fratelli Michelin
equipaggiarono la prima auto su pneumatici: una "Eclair" che essi
stessi costruirono per partecipare alla gara Bordeaux Parigi Bordeaux. La gara
fù una odissea di forature ma ormai il pneumatico si era affermato.
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